Satelliti e navigazione
NAVIGAZIONE SATELLITARE
Con la messa in orbita, grazie al lanciatore Ariane 5, di altri 4 satelliti a 22.922 km dalla Terra, il sistema di navigazione europeo GALILEO raggiunge la piena capacità operativa
29.07.2018
Testo dell’articolo
Il 25 luglio scorso, dalla base dell’European Space Agency (ESA) di Kourou (Guyana Francese), 4 satelliti del sistema di navigazione europeo GALILEO sono stati lanciati a bordo di un razzo Ariane 5. Circa 9 minuti dopo il decollo è avvenuta la separazione dello stadio superiore del lanciatore: la prima coppia di satelliti di 715 kg è stata rilasciata circa 3 ore e 27 minuti dopo, seguita dalla seconda, circa 20 minuti dopo. I satelliti si sono poi posizionati all’altitudine prevista di 22.922 km dalla Terra. Nei prossimi giorni essi verranno posti nelle loro orbite definitive; successivamente inizierà un periodo di collaudo, della durata di 6 mesi, con l’obiettivo di testare le loro funzionalità prima che possano unirsi al resto della costellazione di 22 satelliti già in piena capacità operativa.
Con 26 satelliti in orbita, GALILEO raggiunge il numero necessario per la piena operatività del sistema, migliorando ulteriormente la precisione e la copertura globale dopo l’offerta fornita dai primi servizi nel 2016 (navigazione per la ricerca e il salvataggio tramite la localizzazione satellitare). L’Italia ricopre un ruolo fondamentale nel programma, grazie alla sua industria e ai centri di ricerca sul territorio nazionale che supportano lo sviluppo delle infrastrutture dedicate alla costellazione.
Attualmente più di 100 milioni di dispositivi commerciali utilizzano i servizi di GALILEO, e anche se la fase di implementazione è terminata, la costellazione continua a migliorarsi, con la preparazione di altri 12 satelliti che fungeranno da ricambio in orbita e da sostituti per i satelliti più vecchi lanciati nel 2011. In questo modo la nuova generazione di dispositivi che verrà lanciata nel prossimo decennio, sarà in grado di fornire a GALILEO prestazioni e servizi con caratteristiche sempre più elevate.
Il sistema GALILEO
GALILEO è un sistema di navigazione e localizzazione satellitare sviluppato dall’ESA. A regime sarà costituito da 30 satelliti (24 operativi e 6 di riserva) orbitanti su 3 piani inclinati di 56° sull’Equatore (MEO, Medium Earth Orbit circolare) a 23.222 km quota. Interamente concepito per usi civili, il sistema è in grado di offrire un’accuratezza inferiore a 10 cm nel posizionamento, una precisione mai raggiunta prima. Un aspetto particolarmente importante di GALILEO è che non sarà soggetto alle limitazioni o interruzioni tipiche di altri sistemi pensati per scopi militari (come ad esempio il GPS americano). Il sistema avrà un ventaglio di applicazioni quasi illimitato con potenzialità di impiego straordinarie in quasi tutti i settori: dall’energia ai trasporti (terrestri, marittimi e navali), dalla sicurezza all’agricoltura, alla finanza. Avviato ufficialmente nel 2003, il completamento del programma GALILEO è previsto per il 2020.
Testo redatto su fonte ASI ed ESA del 25 luglio 2018
Per approfondimenti su GALILEO: www.esa.int/Our_Activities/Navigation/Galileo
Images credit: ESA–P. Carril; ESA/CNES/Arianespace/Optique Video du CSG – P Baudon
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TELECOMUNICAZIONI SATELLITARI
Ariane 5 lancia SICRAL 2, il satellite, caratterizzato da flessibilità e versatilità di impiego, che potenzierà le comunicazioni strategiche e tattiche di Italia e Francia
27.04.2015
Testo dell’articolo
Il programma SICRAL migliora le capacità di comunicazioni satellitari militari per i collegamenti strategici e tattici sul territorio nazionale e nelle operazioni fuori area, con piattaforme terrestri, navali e aeree, assicurandone la continuità fino al 2030 con il lancio di nuovi satelliti. Il programma è articolato in tre fasi. La prima è iniziata nel 2001 con il lancio di SICRAL 1, satellite ancora in esercizio e con una vita residua stimata di circa quattro anni. La seconda fase è stata avviata nel 2009 con il lancio di SICRAL 1B, satellite con una vita operativa stimata di tredici anni. La terza fase, in cooperazione con la Francia, è quella che ha appena lanciato SICRAL 2, con una vita operativa stimata di quindici anni.
Più in dettaglio, SICRAL 2 è un satellite geostazionario operante nelle bande UHF ed SHF, in grado di potenziare le capacità di comunicazioni satellitari militari già offerte dai satelliti SICRAL 1 e SICRAL 1B e dal sistema francese Syracuse. In particolare SICRAL 2 supporterà le comunicazioni satellitari delle Forze Armate di Italia e Francia, anticipandone tutte le esigenze di crescita e di sviluppo previste per i prossimi anni. Il nuovo satellite assicurerà, come i suoi predecessori, comunicazioni strategiche e tattiche sul territorio nazionale e nelle operazioni fuori area con tutte le piattaforme militari, terrestri, navali e aree, come una unica rete integrata. Inoltre, il satellite avrà funzione di back-up addizionale dell’attuale capacità in banda SHF del sistema francese Syracuse 3 e di quella di SICRAL 1B destinata alle comunicazioni della NATO. Il sistema sarà quindi progettato e sviluppato per garantire una perfetta integrazione con le attuali infrastrutture nazionali e quelle dei Paesi alleati.
Testo redatto su fonte Telespazio/Finmeccanica del 26 aprile 2015
Image credit: Finmeccanica
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NAVIGAZIONE SATELLITARE
L’ESA mette in orbita con successo i satelliti 7 e 8 di GALILEO, il sistema di navigazione e localizzazione satellitare europeo interamente concepito per usi civili
28.03.2015
Testo dell’articolo
Per il Prof. Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), “il nuovo lancio è un passo decisivo per il percorso dell’autonomia europea nel campo della navigazione satellitare, che con questo lancio riprende a pieno ritmo. L’Italia è sempre stata tra i Paesi che hanno spinto per la realizzazione di GALILEO, per questo motivo assistiamo con grande interesse alla messa in opera di questo ambiziosissimo programma”.
Il sistema GALILEO
GALILEO è un sistema di navigazione e localizzazione satellitare interamente concepito per usi civili in grado di offrire un’accuratezza inferiore ai 10 centimetri nel posizionamento, una precisione mai raggiunta prima. Un sistema non soggetto alle limitazioni o interruzioni tipiche di altri sistemi pensati per scopi militari, a cominciare dal GPS americano. Con potenzialità di impiego straordinarie, in quasi tutti i settori. Energia, trasporti terrestri marittimi e navali, sicurezza, agricoltura, finanza: un ventaglio di applicazioni quasi illimitato e di una portata tale da rivoluzionare il modo stesso in cui concepiamo certi modi di vivere e alcuni dei servizi cui oggi siamo più abituati. Questa, in estrema sintesi, è la mission del programma GALILEO, che, avviato ufficialmente nel 2003 – ma concepito molto prima – dall’Agenzia spaziale e dall’Unione Europea con l’importante contributo dell’ASI, è in fase di realizzazione.
A regime, GALILEO consisterà di 30 satelliti (27 operativi e 3 di riserva) orbitanti su 3 piani inclinati sull’Equatore (MEO, Medium Earth Orbit circolare) a 23.222 km quota. La Commissione UE ha già assegnato gli appalti per la parte infrastrutturale: al momento la spesa prevista è di circa 3,4 miliardi di euro. Il programma di lancio, con razzi Soyuz e Ariane, è iniziato il 21 ottobre 2011 con la partenza dei primi due satelliti dalla base di Kourou nella Guyana Francese ed è proseguito con la messa in orbita della seconda coppia, IOV3 e IOV4, a ottobre 2012. I primi quattro satelliti costituiscono la configurazione minima necessaria per poter validare il segnale (fase “IOV”, appunto). È stato così possibile cominciare a fornire i primi servizi di navigazione e procedere a testare la piena funzionalità dei segmenti spaziali e di terra.
Ad agosto 2013 è iniziata la fase di sperimentazione del PRS (Public Regulated Service), un servizio di alta precisione pensato per fornire dati posizionamento per lo sviluppo di applicazioni sensibili, destinato ad utenti espressamente autorizzati dai governi nazionali. Belgio, Francia, Italia e Regno Unito hanno recentemente eseguito i test di acquisizione indipendente. L’Italia, è l’unico paese ad aver sviluppato un proprio ricevitore, che ha confermato durante i test la fruibilità del segnale sulla base delle specifiche fornite da ESA.
I satelliti numero 5 e 6 della costellazione sono stati lanciati con un vettore Soyuz dalla base di Kourou il 22 agosto 2014.
Testo redatto su fonte ASI del 28 marzo 2015
Per approfondimenti su GALILEO: www.esa.int/Our_Activities/Navigation
Image credit: ESA/CNES/Arianespace/Optique Vidéo du CSG – P Baudon, 2014
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TELECOMUNICAZIONI SATELLITARI
ASI: realizzata in prima mondiale una videoconferenza, via satellite Alphasat, a 40-50 GHz, un primo passo verso l’uso nei sistemi commerciali di telecomunicazione satellitare
05.02.2015
Testo dell’articolo
Per Roberto Battiston, Presidente dell’ASI “ancora una volta l’Italia si conferma allo stesso tempo leader e pioniere in uno dei campi più strategici, da sempre, delle applicazioni satellitari: le telecomunicazioni. È stata sperimentata una innovativa possibilità di comunicazione, ricchissima di potenziali sviluppi. Nessuno, per lo meno in campo civile, aveva prima creduto in questa particolare modalità, a causa delle difficoltà di propagazione del segnale attraverso l’atmosfera. Con l’esperimento si è dimostrato il contrario”. Per Enrico Russo, responsabile dell’unità Telecomunicazioni e Applicazioni Integrate dell’ASI “il programma in banda Q/V dell’ASI è il primo passo verso l’uso delle frequenze a 40/50 GHz nei sistemi commerciali di telecomunicazione satellitare, nonché un contributo essenziale alla ricerca scientifica sulla propagazione in aree geografiche sempre più vaste”.
Attualmente le frequenze utilizzate dai satelliti commerciali di telecomunicazioni per gli usi più comuni – a partire da quelli televisivi – arrivano fino ad un massimo di circa 30 GHz (banda Ka). La sperimentazione e validazione delle frequenze in banda Ka/Q/V (20-30, 40-50 GHz) per l’uso nel campo delle telecomunicazioni satellitari è parte del payload Aldo Paraboni, a bordo del satellite dell’ESA Alphasat: rappresenta il “segmento spazio” di un programma dell’ASI.
Testo redatto su fonte ASI del 4 febbraio 2015
Image credit: ESA/CNES/ARIANESPACE, 2013
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NAVIGAZIONE SATELLITARE
Sistema di localizzazione GALILEO: è arrivata alla base ESA di Kourou, in Guyana francese, la coppia di satelliti che saranno lanciati in estate con il vettore Soyuz-Fregat
12.05.2014
Testo dell’articolo
I test indipendenti del PRS (Public Regulated Service), un servizio di posizionamento ad alta precisione fornito tramite i satelliti della costellazione GALILEO per lo sviluppo di applicazioni sensibili a utenti espressamente autorizzati dai governi nazionali, sono stati già avviati dagli stati membri dell’Unione Europea nello scorso settembre. Belgio, Francia, Italia e Regno Unito hanno recentemente eseguito i test di acquisizione. L’Italia, è l’unico paese ad aver sviluppato un proprio ricevitore, che ha confermato durante i test la fruibilità del segnale sulla base delle specifiche fornite da ESA.
A regime, GALILEO consisterà di 30 satelliti (27 operativi e 3 di riserva) orbitanti su 3 piani inclinati sull’equatore (MEO, Medium Earth Orbit circolare) a 23.222 km quota. La Commissione UE ha già assegnato gli appalti per la parte infrastrutturale: al momento la spesa prevista è di circa 3,4 miliardi di euro. Il programma di lancio, con razzi Soyuz e Ariane, è iniziato il 21 ottobre 2011 con la partenza dei primi due satelliti dalla base di Kourou nella Guyana Francese ed è proseguito con la messa in orbita della seconda coppia, IOV3 e IOV4, a ottobre 2012. I primi quattro satelliti costituiscono la configurazione minima necessaria per poter validare il segnale (fase “IOV”, appunto). Sarà così possibile cominciare a fornire i primi servizi di navigazione e procedere a testare la piena funzionalità dei segmenti spaziali e di terra.
Testo redatto su fonte ASI del 9 maggio 2014
Per approfondimenti su GALILEO: www.esa.int/Our_Activities/Navigation
Image credit: ASI
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TELECOMUNICAZIONI E NAVIGAZIONE
MIUR: lo spazio rappresenta un settore fondamentale con profonde ricadute nello sviluppo delle economie e nella crescita delle nazioni e del nostro Paese
19.02.2014
Testo dell’articolo
Attraverso l’ASI, in campo internazionale, l’Italia ha oggi un ruolo di primo piano tanto a livello europeo, dove è il terzo paese contributore presso l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), quanto a livello mondiale, grazie alla stretta collaborazione con la NASA, con la quale partecipa a molte delle più interessanti missioni scientifiche degli ultimi anni, ad esempio la Stazione Spaziale Internazionale. Ulteriormente, nell’osservazione della Terra, l’Italia, attraverso gli investimenti realizzati dall’ASI nel sistema Cosmo Sky-Med è all’avanguardia per prevedere e prevenire – ad esempio – disastri ambientali, assicurare rapidi interventi nelle aree di crisi, misurare gli effetti del cambiamento climatico e così via. Inoltre, l’industria italiana, sempre attraverso l’ASI, continua anche una tradizione di ricerca nella propulsione spaziale, in particolare come leader del programma europeo VEGA, il piccolo lanciatore di progettazione italiana.
In ambito comunitario è importante sottolineare che il 7°PQ di RST & D dedica per la prima volta un capitolo a sé al settore spaziale, a riprova della crescente importanza che la UE attribuisce alla materia e ad un suo ruolo indipendente nello spazio. In tale direzione si muovono anche il progetto GMES (Global Monitoring for Environment and Security), che consentirà di utilizzare le osservazioni dallo spazio per prevenire o reagire alle crisi in materia ambientale e di sicurezza ed il progetto Galileo, che rappresenta il sistema europeo di navigazione satellitare. Ad oggi l’attività spaziale rappresenta pertanto una componente importante delle strategie di ammodernamento, sviluppo e crescita economica e culturale del nostro Paese e del mondo.
Testo redatto su fonte Ricerca Internazionale/MIUR
(Image credit: ESA)
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TELECOMUNICAZIONI SATELLITARI
É in orbita ATHENA-FIDUS, il sistema satellitare italo-francese di telecomunicazioni duali (utenze civili e militari) sviluppato dall’ASI (Italia) e dal CNES (Francia)
08.02.2014
Testo dell’articolo
ATHENA-FIDUS (Access on THeatres and European Nations for Alied forces – French Italian Dual Use Satellite) è un Sistema Satellitare per servizi di comunicazione a “banda larga” per usi governativi duali (civili e militari), sviluppato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dal Centre National d’Etudes Spatiales (CNES) nell’ambito di accordi di collaborazione sottoscritti i dalle Agenzie Spaziali e dai Ministeri della Difesa italiano e francese.
Con ATHENA-FIDUS si realizza un’infrastruttura di telecomunicazioni in grado di assicurare disponibilità e autonomia in circostanze di emergenza nazionale, garantendo autonomia, sicurezza ed economicità: con il lancio del satellite ATHENA-FIDUS, dopo più di dieci anni dal de-orbiting di Italsat F2, l’Italia dispone nuovamente di un proprio sistema di telecomunicazioni satellitari in Banda Ka, dedicato ai servizi di tipo istituzionale e governativo. Si colma così un divario che ne l tempo si erra aperto con tutti gli altri grandi Paesi europei, e si restituisce indipendenza all’Italia in questo delicato e strategico settore. La completa copertura nazionale favorirà l’erogazione di fondamentali servizi di carattere istituzionale: servizi sanitari e scolastici, protezione civile, presidio del territorio e, più in generale, servizi di e-government. Il programma ha il merito di offrire all’industria nazionale (di prodotti e servizi di TLC satellitari) un’opportunità per mantenere e accrescere la propria capacità tecnologica, svincolandola, in alcune aree, dalla dipendenza da altri Paesi e generare possibili sviluppi nell’ambito dei sistemi di TLC satellitari di ultima generazione, soprattutto per il segmento terrestre.
Il sistema, sviluppato da Thales Alenia Space e Telespazio, è basato su un satellite geostazionario operante in banda Ka e EHF che implementa missioni di comunicazione italiane francesi, indipendenti, dedicate e proprietarie. Si tratta di un satellite di medie dimensioni (3 T) e circa 3 Gps di capacità trasmissiva. Thales Alenia Space, in raggruppamento temporaneo d’impresa con Telespazio, è responsabile per lo sviluppo, la realizzazione e il lancio del satellite. Telespazio gestisce i servizi di lancio, il LEOP (Launch andd Early Orbit Phase), la fase di IOT (In Orbit Test) e ha partecipato alla realizzazione del segmento di terra.
Il payload Italiano è costituito da ripetitori e antenne dedicate per la missione Civile/Istituzionale e quella Militare. Il parco antenne comprende 2 antenne fisse laterali (una a 330/20 GHz per utenza Civile/Istituzionale e una a 44/30/20 GHz per utenza Militare) e 22 antenne a 330/20 GHz orientabili, per garantire servizi di telecomunicazione a larga banda in tutto l’emisfero visibile dall’orbita geostazionaria, per supportare missioni militari, istituzionali ed umanitarie italiane all’estero.
Per l’Utenza Civile Istituzionale, su copertura nazionale Italiana, sono previste topologie di rete a stella e a maglia. L’Utenza Militare avrà a disposizione, oltre alla copertura nazionale in banda Ka ed EHFF, canali di comunicazione dedicati in topologia stellare e magliata all’interno delle coperture mobili e fra differenti coperture mobili. Tale architettura fornisce un alto grado di flessibilità grazie alla coesistenza di canali a singolo e doppio salto, compatibili con le più avanzate tecnologie basate su standard DVB-S 2 and DVB-RCS per la fornitura di comunicazioni fisse e mobili. I servizi di comunicazione italiani saranno coordinati da due Centri di Gestione Missione, entrambi in Italia, interconnessi con il Centro di Controllo Francese, responsabile del Controllo Satellite. ATHENA-FIDUS avrà una vita operativa prevista di oltre 15 anni.
Testo redatto su fonte ASI del 6 febbraio 2014
Image credit: Thales Alenia Space
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NAVIGAZIONE SATELLITARE
ENAV: testate in Tunisia le prime procedure per eseguire atterraggi di precisione con il segnale del sistema di navigazione satellitare europeo EGNOS
04.02.2014
Testo dell’articolo
Ad oggi le procedure EGNOS sono attive su molti scali italiani ed europei, consentendo, anche in aeroporti non dotati di infrastrutture a terra, di eseguire atterraggi a guida verticale con la massima precisione anche in casi di bassa visibilità. I benefici della navigazione satellitare non si limitano, però, solo alla fase finale del volo ma anche alla fase di crociera. Grazie all’accuratezza del segnale, infatti, gli aerei possono seguire traiettorie più dirette con risparmi sia di tempi di volo che di carburante. L’implementazione di EGNOS consentirà, altresì, una notevole riduzione dei costi per l’istallazione di infrastrutture a terra e per la relativa manutenzione.
“La navigazione aerea del prossimo futuro si baserà sempre di più sull’utilizzo del satellite – dichiara l’AU Massimo Garbini – ENAV, infatti, è fortemente impegnata nei progetti satellitari sia con investimenti economici sulle operazioni che in ricerca e sviluppo. Siamo felici che questi primi test si siano conclusi con successo. Il Nord-Africa rappresenta un’area strategica per la ripresa del traffico aereo nazionale e siamo convinti
di poter dare il nostro contributo allo sviluppo dell’economia locale e dell’intera regione.
Testo redatto su fonte ENAV S.p.A. del 4 febbraio 2014
Image credit: ENAV
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NAVIGAZIONE SATELLITARE
I servizi del sistema di navigazione satellitare GALILEO partiranno a fine 2014, mentre il primo satellite del programma Copernicus verrà lanciato a marzo 2014
31.01.2014
Testo dell’articolo
I progressi sul piano di entrambi i programmi spaziali europei – GALILEO e Copernicus – sono annunciati da Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione Europea, in seguito a una riunione con Jean Jacques Dordain, direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e con i CEO di cinque grandi imprese partecipanti ai progetti: Arianespace, Telespazio, Thales Alenia Space, OHB e Airbus Space and Defence. In seguito alla riunione tutte e cinque le imprese e l’ESA hanno espresso il loro forte impegno a lanciare nel 2014 ulteriori satelliti per i due programmi spaziali, come comunicato al Vicepresidente Antonio Tajani dal direttore generale dell’Agenzia spaziale europea. Ciò potrebbe consentire di disporre di primi servizi GALILEO, sempre che vengano risolte tutte le questioni tecniche, alla fine del 2014/inizio del 2015.
Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione Europea, responsabile per l’Industria e l’imprenditoria, ha affermato: “Ho convocato questa riunione per rafforzare il dialogo tra i principali attori dell’industria, l’ESA e la Commissione europea. Il successo dei programmi Galileo e Copernicus dipende dall’impegno e dal sostegno dell’industria spaziale e dell’ESA. GALILEO inizierà le sue prime operazioni nel 2014. Anche Copernicus sta entrando nella fase operativa. La navigazione spaziale e la navigazione satellitare, di matrice europea, costituiscono elementi della nostra strategia per reindustrializzare l’UE. Fatto più importante, questi due programmi creeranno le nuove opportunità imprenditoriali di cui l’Europa ha bisogno.”
Testo redatto su fonte Commissione Europea del 28 gennaio 2014
Per approfondimenti su GALILEO e Copernicus: www.esa.int/Our_Activities/Navigation – www.copernicus.eu
Image credit: ESA
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NAVIGAZIONE SATELLITARE
EGNOS, un progetto europeo atto a garantire i requisiti di accuratezza, disponibilità, integrità e continuità del segnale GPS per il suo impiego nell’Aviazione Civile
03.09.2013
Testo dell’articolo
– più di 30 stazioni RIMS (Ranging Integrity Monitoring Stations) disseminate sul globo terrestre, principalmente in Europa, incaricate di raccogliere le misurazioni dai satelliti di navigazione GPS ed inviarle, attraverso una rete dedicata chiamata TWAN (Transport Wide Area Network) alle CPF (Central Processing Facility) ospitate nelle MCC;
– 4 MCC (Mission Control Centre) situate in Italia, Spagna, Germania e Regno Unito incaricate di effettuare il monitoraggio e controllo della rete TWAN e di tutto il segmento terrestre.
– 5 CPF, incaricate di elaborare i dati provenienti dalle RIMS e calcolare le correzioni di clock, ionosferiche e di effemeridi.- 6 stazioni NLES (Navigation Land Earth Stations) operanti in coppia (main e back-up) che effettuano l’invio (up link) del segnale di correzione elaborato dalle MCC sui rispettivi satelliti Geostazionari che irradieranno il segnale di correzione agli Utenti.Oltre al segmento terrestre, vi è il segmento spaziale composto dai satelliti GPS e da 3 satelliti Geostazionari che effettuano la trasmissione del segnale di correzione (SIS Signal in Space), nella stessa frequenza del segnale GPS agli utenti raggiunti dal servizio.
Il sistema EGNOS, originariamente progettato per offrire il servizio in area ECAC, permette agli utenti di determinare la propria posizione con una precisione al di sotto dei 2 m. I primi servizi EGNOS sono stati dichiarati operativi dalla Commissione Europea (CE), proprietaria del sistema nell’ottobre del 2009. Sin da allora le operazioni del sistema sono gestite da ESSP (European Satellite Services Provider) SaS, società di diritto francese fondata nel 2001 e certificata come ANSP (reg. SES 2096/2005) dall’Authority francese competente nel 2010. Il 2 marzo 2011, la Commissione Europea (proprietaria del sistema EGNOS) ha dichiarato ufficialmente disponibile il sistema per le applicazioni aeronautiche “safety of life”, maggiori dettagli sulle caratteristiche del segnale e area servita possono essere trovate nel documento “EGNOS Safety of Life Service Definition Document” presso il sito web di ESSP. EGNOS può essere usato per operazioni in rotta, procedure NPA (Non Precision Approach) e avvicinamenti con Controllo della Verticale APV. Il sistema è in grado di aumentare le capacità aeroportuali permettendo atterraggi in condizioni di scarsa visibilità anche in aeroporti non equipaggiati con ILS o quando quest’ultimo non è disponibile. Inoltre EGNOS, supporta la progettazione di avvicinamenti a discesa costante e/o curvilinei consentendo risparmi di tempo e costi, nonché benefici in termini di impatto ambientale (minori emissioni ed inquinamento acustico).
Testo redatto su fonte ENAV/ESA
Per approfondimenti: www.egnos-portal.eu
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TELECOMUNICAZIONI SATELLITARI
Il satellite europeo per telecomunicazioni ALPHASAT porta in orbita anche tecnologie italiane per la validazione delle frequenze in banda Ka/Q/V
27.07.2013
Testo dell’articolo
Il satellite, che verrà posto in orbita geostazionaria alla longitudine di 25° Est, nasce da una collaborazione tra l’ESA, che ha sviluppato una carrozza di grandi dimensioni per telecomunicazioni, denominata “Alphabus”, e l’operatore commerciale INMARSAT.
In tutto sono quattro i payload tecnologici imbarcati sul satellite che affiancano il payload principale di INMARSAT, destinato a comunicazioni commerciali per servizi globali “mobili” in banda L. I quattro payload TDP (Technology Demonstration Payload) hanno lo scopo di validare in volo alcune tecnologie realizzate da ESA in collaborazione con gli stati membri.
Uno dei quattro TDP imbarcati sul satellite Alphasat è stato proposto dall’Agenzia Spaziale Italiana. E’ stato sviluppato nell’ambito del finanziamento italiano al programma ESA ARTES 8 e realizzato da un consorzio industriale italiano sulla base di requisiti forniti da ricercatori italiani.
Si tratta di un payload dimostrativo destinato a studiare e a validare le potenzialità delle iper frequenze per le future applicazioni di telecomunicazioni spaziali. Il nome tecnico è TDP5, ma l’Agenzia Spaziale Italiana, in accordo con l’Agenzia Spaziale Europea, ha deciso di chiamarlo ‘Aldo Paraboni Payload, in memoria del professore del Politecnico di Milano, che, fin dai tempi del primo satellite italiano Sirio, è stato un riferimento per la comunità scientifica internazionale nel campo della propagazione delle onde radio in collegamenti satellitari.
“Il programma Alphasat è un eccellente esempio di Partecipazione e collaborazione tra il Pubblico e il Privato per realizzare importanti sistemi satellitari nelle Telecomunicazioni”, ha dichiarato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Enrico Saggese. “È anche la conferma di quanto per l’Italia sia interessante e importante poter procedere verso telecomunicazioni all’avanguardia, sicure e veloci, sempre al passo con le richieste di mercato”. Il payload “Aldo Paraboni”, rappresenta il “segmento spazio” di un programma dell’Agenzia Spaziale Italiana dedicato alla sperimentazione e validazione delle frequenze in banda Ka/Q/V (20-30, 40-50 GHz) per l’uso nel campo delle telecomunicazioni satellitari. É composto di due distinte sezioni: una basata su due beacon pan-europei in banda Q e Ka, per gli esperimenti di propagazione (coordinati dal Politecnico di Milano) cui parteciperanno diverse unità di ricerca europee, e una seconda, che prevede due fasci in banda Q/V, per gli esperimenti di comunicazioni (coordinati dall’Università Tor Vergata di Roma) che saranno puntati sulla stazione di Tito e, alternativamente, su quelle di Spino d’Adda e Graz in Austria.
Con il programma in banda Q/V, l’Italia mantiene la sua leadership nel campo delle telecomunicazioni spaziali, realizzando per la prima volta, in ambito civile, esperimenti a frequenze così elevate e con una articolata architettura di stazioni di terra.
Testo redatto su fonte ASI del 25 luglio 2013
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TELECOMUNICAZIONI SATELLITARI
Il progetto SABER: un network europeo di 26 partner per promuovere la tecnologia satellitare contro il digital divide nella diffusione della banda larga
30.06.2013
Testo dell’articolo
Nel primo report Prime linee guida sull’approvvigionamento di servizi satellitari, SABER assiste le Regioni europee che desiderano effettivamente adeguarsi all’obiettivo dell’Agenda Digitale Europea 2013, fornendo le linee guida per l’approvvigionamento dei servizi satellitari e consigliando come utilizzare al meglio i finanziamenti europei ancora disponibili per la fornitura di banda larga, pari a più di un miliardo di euro a fine 2012. Finanziamenti che verranno persi, se non allocati entro la fine dell’anno.
Il secondo report Casi di studio nazionali e regionali nell’implementazione della banda larga via satellite analizza una raccolta completa di case studies di Regioni europee che hanno utilizzato con successo la tecnologia satellitare. Si tratta di esempi internazionali dove le Regioni di Regno Unito, Francia, Italia, ma anche di Spagna, Norvegia e Grecia hanno commissionato e sviluppato positivamente soluzioni di banda larga satellitare.
E infine, il terzo report Banda larga satellitare come scelta per le Regioni intende accrescere la conoscenza sul tema: al suo interno sono illustrati gli aspetti tecnici ed economici del satellite, evidenziati i potenziali ostacoli all’installazione di tale tecnologia e indicate le soluzioni da intraprendere. Contiene inoltre, per la prima volta, una rassegna completa delle offerte di banda larga satellitare attualmente disponibili in Europa. Un documento utilissimo per le amministrazioni pubbliche che desiderano comparare qualità e costi dei servizi sul mercato, che rivela, ad esempio, che il satellite non è una tecnologia cara, ma ha prezzi mediamente in linea con quelli delle altre tecnologie.
“Con la pubblicazione di queste importanti linee guida – sottolinea Davide Zappalà, Presidente del CSI Piemonte – il CSI si conferma un attore riconosciuto anche a livello europeo, in grado di mettere a disposizione la propria esperienza e competenza a favore di importanti progetti innovativi come quello di SABER. Credo che il Consorzio debba continuare a guardare oltre i confini nazionali per valorizzare l’enorme patrimonio di soluzioni realizzate per gli enti del territorio, anche in una logica di riuso e di condivisione delle best practice del “sistema piemontese”.
“Oggi il CSI è impegnato in numerose iniziative di livello internazionale – prosegue Stefano De Capitani, Direttore Generale del Consorzio – che vedono lavorare insieme diversi Stati europei e che fanno della condivisione di prassi e metodologie il proprio valore aggiunto. Si tratta di un percorso impegnativo, ma coerente con gli obiettivi dell’Agenda Digitale Italiana ed Europea, grandi programmi di innovazione finalizzati a dare slancio alla crescita economica e alla competitività dei Paesi, attraverso l’utilizzo delle tecnologie. Una sfida che siamo pronti ad affrontare, certi che porterà in breve tempo risultati concreti per i cittadini e per le Pubbliche Amministrazioni”.
Testo redatto su fonte CSI Piemonte del 27 giugno 2013
Per approfondimenti: www.project-saber.eu
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NAVIGAZIONE SATELLITARE
Con una costellazione di 30 satelliti, il sistema europeo di posizionamento GALILEO offrirà precisione, copertura e affidabilità mai raggiunte prima
18.06.2013
Testo dell’articolo
GALILEO è attualmente in fase di realizzazione, consisterà a regime di 30 satelliti (27 operativi e 3 di riserva) orbitanti su 3 piani inclinati di 56° sull’equatore a 23.222 km quota, il che consentirà di garantire una copertura estesa fino alle regioni polari. Dal momento che impiegano circa 14 ore per compiere un’orbita attorno alla Terra, ci saranno sempre almeno quattro satelliti visibili da qualunque angolo del pianeta. GALILEO migliorerà radicalmente le prestazioni dei sistemi di navigazione satellitare esistenti. La sua configurazione fornirà una copertura continua di tutta la superficie terrestre e ogni punto sarà coperto da sei a otto satelliti in qualsiasi momento. Questo garantirà dati di posizionamento completi ed altamente accurati per l’intero pianeta. I suoi satelliti porteranno tale copertura al 95% e miglioreranno la capacità di posizionamento satellitare nei luoghi chiusi.
Per ottenere elevate prestazioni, il sistema GALILEO si servirà anche di una complessa rete di stazioni terrestri e di centri di assistenza locali e regionali distribuite su tutto il globo che dovranno garantire la massima accuratezza dei dati relativi a tempi e posizionamento: uno sfasamento di un miliardesimo di secondo comporta infatti un errore di posizionamento fino a 30 cm.
GALILEO sarà interoperabile con il sistema GPS (Global Position System) statunitense e con il sistema GNSS (Global Navigation Satellite System) russo, ma a differenza del GPS non sarà soggetto alle limitazioni o interruzioni tipiche di altri sistemi pensati per scopi militari. GALILEO offrirà infatti agli utenti in Europa e nel mondo garanzie di qualità e continuità del servizio e disporrà di un controllo integrato dell’affidabilità in grado di segnalare qualsiasi perdita di integrità del sistema. Questa è una funzione fondamentale in caso d’emergenza e per altri servizi essenziali quali la polizia, i servizi di ricerca e di salvataggio. La modernità e l’efficienza del progetto GALILEO miglioreranno l’autonomia dell’Europa in materia di tecnologia e aiuteranno a stabilire gli standard internazionali per i sistemi GPS e GNSS. L’utilizzo congiunto di GALILEO e del sistema GPS permetterà poi la navigazione e il posizionamento anche in situazioni di ricezione difficili, ad esempio nelle città dove gli edifici ostacolano la ricezione dei segnali satellitari (effetto «canyon urbano»). Attualmente, infatti, un servizio di posizionamento efficace è disponibile solo nel 50% delle grandi città.
La Commissione UE ha già assegnato gli appalti per la parte infrastrutturale: al momento la spesa prevista è di circa 3,4 miliardi di euro. Il programma di lancio, con razzi Soyuz e Ariane, è iniziato il 21 ottobre 2011 con la partenza dei primi due satelliti dalla base di Kourou nella Guyana Francese ed è proseguito con la messa in orbita della seconda coppia a ottobre 2012. I primi quattro satelliti costituiscono la configurazione minima necessaria per poter validare il segnale. Sarà così possibile cominciare a fornire i primi servizi di navigazione e procedere a testare la piena funzionalità dei segmenti spaziali e di terra. I primi 18 satelliti lanciati permetteranno di fornire tre servizi di navigazione satellitare, mentre la costellazione sarà completata entro il 2019 con lanci successivi.
L’avvio della fase operativa è positivo per le aziende europee in quanto, grazie alle tecnologie avanzate sulle quali poggia, GALILEO diventerà uno strumento prezioso, con potenzialità di impiego straordinarie, in quasi tutti i settori: energia, trasporti terrestri marittimi e aerei, sicurezza, agricoltura, finanza. Un ventaglio di applicazioni quasi illimitato e di una portata tale da rivoluzionare il modo stesso in cui concepiamo certi modi di vivere e alcuni dei servizi cui oggi siamo più abituati. (Redazione)
Per approfondimenti su GALILEO: www.esa.int/Our_Activities/Navigation
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